Veramente mi sto rendendo conto che l’ho combinata grossa il giorno in cui sono entrata per quella porticina dove c’era scritto “Piccola Casa della Divina Provvidenza Cottolengo”: sono rimasta intrappolata da un incantesimo che spero non abbia fine.
Ora per me la Piccola Casa è la mia casa; del resto una volta incontrato Gesù non si può fare a meno diamarlo, soprattutto riconoscendolo nei più poveri o ammalati.
Dio è entrato nella mia vita, nel mio modo di pensare, vedere e agire: una rivoluzione!
Ripensando al passato ricordo che per le strade della Piccola Casa arrivavo in cucina e trovavo tante sorelle anziane attorno a un tavolo che pregavano e pulivano le verdure e poi che meraviglia quando dai tondi pentoloni usciva una calda e profumata minestra!
Certe volte proseguivo il cammino fino al cortile Santa Trinità da dove arrivava il profumo e la fragranza del pane e dei grissini freschi: spesso ho gustato quei grissini così croccanti!
Altri pochi metri e arrivavo in lavanderia, dove ogni giorno quintali di biancheria veniva lavata. Qui trovavo alcune suore silenziose, parecchi ospiti e fratelli, tutti in operoso servizio. Tutta la Piccola Casa è in movimento!
Nei miei lunghi anni di volontariato ho fatto esperienza in vari reparti. Nel tempo ho potuto sperimentare tutta la mia impotenza e fragilità, talvolta anche con rabbia e pianti, ma anche tanta pace e speranza.
Nell’infermeria suore alla Trinità ho percepito un pezzo di Paradiso: tra le suorine anziane, che tra un rosario e una preghiera mi raccontavano la loro vita, lunga, faticosa ma serena, vissuta con tanto amore per i poveri. Mi dicevano: ma perché non ti fai suora e vieni qui?
Camminando ancora un po’ sono arrivata in Ospedale al reparto suore ammalate dove ho potuto stare accanto a molte sorelle nell’ultimo tratto del loro cammino: la loro fede era forte e profonda, pur provata dalla sofferenza ma tutta donata a LUI, nella speranza di ritrovarci tutti in Paradiso.
Grazie anche a loro la mia vita è stata trasformata. Ho incontrato l’amore che non delude mai, quello di Dio.
Ora sono tranquilla e serena, felice di far parte di questa grande bella famiglia cottolenghina. Qui il soffio dello Spirito è capace di cambiare il cuore alle persone…
Deo gratias”